Vini senza alcol, così si evolve l’arte enologica. Helmuth Köcher lo svela su “I Piaceri del Gusto”.

Il mondo dei vini senza alcol rappresenta una nuova frontiera dell’enologia, dove l’innovazione gioca un ruolo fondamentale per offrire un’esperienza gustativa accessibile a tutti, soprattutto ai giovani dai 20 ai 30 anni, principali protagonisti di questo trend.

“L’eccellenza è un’attitudine”. È così intitolata la rubrica mensile de I Piaceri del Gusto dei quotidiani La Repubblica e La Stampa in cui ogni mese The WineHunter Helmuth Köcher - presidente di Merano WineFestival - racconta una regione e un territorio, la vocazione enologica e le tradizioni alla base di una produzione vinicola d’eccellenza; un focus completato dalla scelta di tre vini degustati e selezionati personalmente.

In edicola, oggi, l’approfondimento è dedicato ai vini dealcolati, parzialmente dealcolati e no alcol; temi scottanti di questi ultimi mesi che Köcher affronta con dati alla mano e portando esempi di produzioni eccellenti in questa direzione, nazionali e internazionali. Dalla Mosella in Germania, Allegro Superiore Riesling 2023 dell’azienda altoatesina Vinuci; tra i Friuli e la Slovenia il Mazzalùa sparkling; in Alto Adige, prodotto nella cantina di Cortaccia, il Flein. Per Helmuth Köcher il vino senza alcol non è una scelta, ma una dimostrazione di come l’arte enologica possa evolversi, mantenendo il rispetto per le radici culturali e aprendo nuovi orizzonti di piacere per tutti.

La ricerca dell’eccellenza del The WineHunter Helmuth Köcher, culmina ogni anno con la manifestazione - tra le più importanti rassegne wine & food d’Italia - Merano WineFestival che quest’anno giunge alla 34^ edizione, in scena dal 7 all’11 novembre 2025.

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