Le Monde Wine
Situata nel Friuli occidentale, tra i fiumi Livenza e Meduna, Le Monde affonda le sue radici nel 1700 e nei secoli è passata nelle mani di alcune delle più influenti famiglie italiane, tra cui i Giustinian e i Brandolini. Oggi rappresenta il progetto di vita di Alex Maccan, imprenditore friulano che per anni ha seguito da vicino la tenuta prima di acquisirla nel 2008. Da allora, grazie a una visione concreta e a un'importante opera di modernizzazione ed espansione, ha ridefinito la vocazione dell’azienda, restituendole un’identità basata sui valori culturali e agricoli della tradizione friulana. Un percorso fondato sul rispetto per la terra e per i tempi della natura, con l'obiettivo di produrre vini che esprimano al meglio il terroir caratterizzato da un’elevata presenza di calcare attivo.
Il risultato sono vini di grande identità frutto della valorizzazione dei monovitigni, sia autoctoni come il Refosco, Ribolla, Friulano, sia internazionali come Cabernet Franc, Chardonnay, Merlot e Pinot Bianco. Quest'ultimo è diventato il portavoce dell'azienda, conquistando nel 2025 i Tre Bicchieri del Gambero Rosso per il decimo anno consecutivo. Oggi Le Monde è presente in oltre 40 mercati internazionali e si impegna a portare a un pubblico globale il meglio di questa terra, con vini che raccontano la tradizione vitivinicola friulana di una volta. Tutto ciò grazie al sodalizio con i compagni di sempre, uniti dalla stessa idea di vino: Giovanni Ruzzene, enologo, Massimo Furlan, direttore commerciale, e Marta Paladin Furlan, responsabile comunicazione e marketing.
Le Monde accoglie gli ospiti dal lunedì al sabato con degustazioni e visite guidate su prenotazione. È possibile scegliere tra diversi percorsi di degustazione, accompagnati da una selezione di formaggi e salumi locali. L'esperienza si conclude nella sala di degustazione progettata dall'architetto Alessandro Isola. Uno spazio rigoroso e sinuoso dove gli elementi si esprimono singolarmente e al contempo si integrano in perfetta armonia, come in una vigna. ll legno, la pietra, il corten e anche il sughero si rivelano nella loro materialità, mentre il vetro rende protagonisti i vigneti anche all'interno. L’illuminazione supporta questo gioco di intenti, dove il lavoro, fuori e dentro la cantina, pone al centro la materia prima, mettendo in risalto la sua essenza e sostanza viva.